LA SETTIMANA SANTA IN ITALIA - SICILIA

INTRODUZIONE


Ragusa è un comune di quasi 74.000 abitanti, capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale in Sicilia.
Occorre però precisare che Ragusa deriva dalla unione di due realtà contigue: Ragusa Superiore e Ragusa Inferiore (Ibla).
Per quanto riguarda la Settimana Santa, la processione dei Misteri del Venerdì Santo qui descritta è da riferirsi a Ragusa Superiore.

La processione dei Misteri del Venerdì Santo a Ragusa nasce nell'ultimo quarto del secolo XIX.
Infatti, quando nel 1865 la città si divise nei due comuni di Ragusa e Ragusa Inferiore, poi modificato in Ragusa Ibla, tra le altre cose venne modificata anche la modalità di celebrazione della Settimana Santa che precedentemente prevedeva alcuni momenti in una parte della città ed alcuni momenti nell'altra.
La Domenica delle Palme la celebrazione iniziava nella chiesa di San Giovanni e si concludeva nella chiesa Madre di San Giorgio.
Durante la Settimana Santa le confraternite si recavano processionalmente a San Giorgio per l'adorazione del SS. Sacramento.
Il Giovedì Santo si svolgeva la processione del Cristo alla colonna che usciva dalla chiesa di San Giovanni.
Il Venerdì Santo si svolgeva invece la processione del Cristo Morto e dell'Addolorata che usciva dalla Chiesa di San Giorgio.
Con la divisione della città anche le celebrazioni vennero separate e in ognuna delle due comunità si svilupparono celebrazioni autonome.
Quelle che si svolgevano nel quartiere Inferiore (Ragusa Ibla) variarono di poco, aggiungendo solo qualche gruppo statuario nella processione delle confraternite, mentre quelle del quartiere superiore (Ragusa) furono modificate introducendo, nei primi giorni della Settimana Santa, le processioni dei simulacri raffiguranti episodi della passione, detti "Misteri", che si recavano nella chiesa di San Giovanni Battista per l'adorazione del SS. Sacramento.
Il Venerdì Santo poi erano tutti i gruppi statuari a comporre la processione che, partendo da piazza delle Logge, nome antico di piazza San Giovanni Battista, percorreva le strade della città. I gruppi statuari erano di competenza dei diversi gruppi sociali:

Gesù nell’orto era di pertinenza dei braccianti agricoli, detti "jurnatari" perché lavoravano "a giornata";
il Cristo alla colonna era di pertinenza dei contadini, i "massari";
l'"Ecce Homo" era di pertinenza dei carrettieri;
il Crocifisso era di pertinenza degli artigiani, detti "nobile maestranza";
la Discesa dalla croce era di pertinenza dei lavoratori delle miniere di asfalto, detti "picialuori";
la Pietà era anche di pertinenza degli artigiani;
il Cristo nell'urna era di pertinenza del clero;
la Madonna Addolorata era di pertinenza dei nobili, detti "cavalieri".

L’ordine della processione rispecchiava la condizione sociale delle diverse categorie: più si era indietro più alto era il prestigio. Questo spiega anche il motivo per cui gli artigiani portavano in processione due gruppi statuari.
Inizialmente infatti avevano solo quello del Crocifisso ma, qualche tempo dopo, attorno alla fine del secolo XIX, i lavoratori delle miniere fecero realizzare un loro gruppo statuario da portare in processione, che raffigurava la "Discesa dalla croce" e pertanto andava posizionato dietro il Crocifisso. In questo modo, nell'ordine della processione, gli artigiani venivano prima dei lavoratori delle miniere e quindi mostravano di avere un prestigio sociale inferiore.
Dopo qualche anno di dispute durante le quali cercarono di impedire la partecipazione del gruppo statuario della "Discesa dalla croce", finalmente gli artigiani fecero realizzare un nuovo gruppo statuario raffigurante la "Pietà" da collocare dietro la "Discesa dalla croce" e ristabilire cosi l'ordine delle precedenze.
Dagli anni '60 dello scorso secolo i gruppi statuari, a cui si sono aggiunti recentemente quello di Gesù incontra sua Madre e Gesù è aiutato dal Cireneo, non sono più legati alle diverse categorie sociali ma sono portati in processione dalle comunità parrocchiali nelle cui chiese sono custoditi.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web e da uno scritto di Giuseppe Antoci.
- Foto tratte dal web.